CARATTERISTICHE IMPIANTO ARAL
SUPERFICIE IMPLANTARE
Gli impianti ARAL sono dotati di superficie sabbiata e sottoposta a doppio processo di acidificazione (trattamento S.B.D.A. Sand Blasted Double Etched).
Tale metodica crea una micromorfologia di superficie caratterizzata dalla combinazione di microscopici crateri, generati da un processo di sabbiatura con biossido di allumina, e microrugosità, generate da un doppio trattamento con miscele di acidi a bassa e alta temperatura.
Gli impianti vengono sottoposti ad un accurato processo di decontaminazione della superficie mediante plasma freddo innescato ad Argon dopo essere stati in precedenza puliti dai contaminanti maggiori con numerosi cicli di lavaggio in solventi appropriati.
La superficie trattata con metodica S.B.D.E. è considerata un golden standard, per la vastissima letteratura che ne descrive l’effetto sul comportamento delle cellule osteogenetiche e per la grande affidabilità a lungo termine confermata da innumerevoli studi clinici.
L’alta bagnabilità della superficie promuove una forte adesione di fibrina con stabilizzazione del coagulo, una rapida adesione cellulare e una precoce osteointegrazione.
La superficie implantare ARAL risulta vantaggiosa nei protocolli a carico immediato, nel posizionamento in alveoli post-estrattivi, nei casi di innesto osseo con simultaneo posizionamento implantare e nella collocazione in osso di qualità scadente.
MORFOLOGIA DEL COLLO
La gamma implantare Aral è dotata di collo lucido transmucoso che colloca in posizione sopracrestale la piattaforma di connessione impianto-abutment.
Tale porzione presenta una rastrematura convergente che massimizza lo spessore dei tessuti molli perimplantari, consentendone un più ampio alloggiamento, una migliore perfusione, quindi una maggiore stabilità nel tempo.
Nella sua porzione estrema più coronale, il collo lucido presenta un bisello che definisce un mini platform-switching, utile per allontanare ulteriormente la giunzione di connessione impianto-abutment dalla cresta ossea.
MORFOLOGIA DELLA PORZIONE INTRAOSSEA
La porzione intraossea coronale dell’impianto presenta un profilo a solcatura ampia, dissipante, con microspire non aggressive, e una rastrematura convergente in direzione coronale come naturale prosecuzione dell’anatomia del collo lucido.
Queste due peculiarità, insieme, esercitano una stimolazione non traumatica sulla corticale ossea, minimizzando la concentrazione di stress biomeccanico da carico masticatorio sulla porzione fisiologicamente più sollecitata della corticale ossea.
Il corpo dell’impianto è dotato di doppia spira con profilo differenziato.
L’ampio spessore e la ridotta profondità delle spire nel terzo coronale, ne determinano un impatto dolce e condensativo sull’osso circostante.
Nel terzo medio e apicale, il profilo delle spire si riduce in spessore e incrementa in profondità rendendo l’impianto, in questa porzione, particolarmente aggressivo.
La risultante conica del profilo del core dell’impianto ARAL è ottenuta dalla successione di porzioni cilindriche di diametro decrescente in direzione apicale.
Ciò consente di raggiungere un’eccellente stabilità primaria dell’impianto sin dalle fasi iniziali di avvitamento, anche nelle compagini ossee più difficili di tipo IV.
CONNESSIONE
Numerose possibilità di alloggiamento abutment-impianto grazie alla connessione dodecagonale
La connessione interna con dodecagono permette di posizionare tutta la componentistica protesica con scarti rotazionali di 30° e di raddoppiare, quindi, da sei a dodici le posizioni di alloggiamento di tutti gli abutments dotati di esagono.
Ciò aumenta in modo significativo la versatilità della sistematica, ad esempio nell’utilizzo di abutments indicizzati per protesi ad ancoraggio conometrico.
PRELIEVO E TRASFERIMENTO
Massima sicurezza nelle operazioni di prelievo e trasferimento dell’impianto con i nuovi drivers
Gli impianti ARAL non sono dotati di mounter. Il prelievo dal cilindro in titanio in cui sono alloggiati all’interno dell’ampolla di confezionamento, avviene ingaggiando direttamente l’impianto mediante i nuovi drivers per contrangolo e/o manuali.
Il particolare disegno del driver, con angoli a sviluppo elicoidale, assicura una solida ritenzione dell’impianto, impedendone la caduta durante la manovra di trasferimento nel sito chirurgico.
MATERIALI
Gli impianti ARAL sono prodotti in titanio di Grado 4 da barre di metallo commercialmente puro lavorate con metodica 2cold worked”.
Tale trattamento, attuato mediante deformazione plastica della barra (compattazione), migliora le caratteristiche meccaniche del metallo
(durezza, rigidità, resistenza) di circa il 43%.